MANDORLINI CONTESTATO, CAZZOLA INDIGNATO

Con un colpo di fortuna al 92'(il Bologna riscuote il suo credito con la sorte), il Bologna batte il Bari 1-0 dopo una partita orribile. Della Rocca regala tre punti ai rossoblù, ma prima il Dall'Ara s'arrabbia e chiede la testa di Mandorlini. In sala stampa arriva il presidente Cazzola a difendere il proprio tecnico. «Sono indignato - spiega Cazzola - perché le partite durano 90’ e non eravamo sotto di tre gol. Capisco che uno possa non essere d’accordo con i cambi o con le scelte ed è giusto dissentire, ma non è giusto ancor prima del fischio finale chiedere l’allontanamento del tecnico. Anche perché Mandorlini gode di tutta la fiducia mia, che sono il presidente del Bologna. Perciò se qualcuno non vuole Mandorlini venga da me e mi chieda di andarmene. Il Bologna non è triste, andrà a Crotone per giocare per vincere. Oggi ho assistito a qualcosa di inaccettabile, mi dispiace ma proprio non sono in sintonia con il comportamento del pubblico bolognese: se questo è il sostegno, porterò la squadra a giocare in campo neutro». La contestazione era partita dalla curva (ma non dai Forever Ultras) verso la mezzora del secondo tempo, dapprima sotto forma di fischi per Mingazzini, poi ululati all'uscita di Vignaroli. Si è quindi estesa a gran parte dello stadio nei confronti del tecnico Mandorlini, anche dopo il fischio finale.