05 aprile 2006

Presidente, siamo tutti dei "coglioni"!


Pensavo che quella parola ormai mi venisse rivolta solo da Camagni (Teo, sei un "collioneee") e sempre scherzosamente, invece ieri sera, guardando il TG, mi sono sentito offendere proprio da colui che dovrebbe governare il nostro Paese e più che una frase detta per scherzo mi è parsa una minaccia... Mai nella storia della nostra Repubblica un candidato aveva offeso non solo il rivale, ma tutti i cittadini con idee diverse dalle sue. Democrazia non significa "libertà di scegliere colui che più ci rappresenta, che più si avvicina al nostro concetto di governare il Paese?".
Beh, a questo punto non mi vergogno di dirlo a tutti, anzi di URLARLO a tutti: SONO UN COGLIONE!
Se anche voi la pensate come me, allora lasciate un commento.

2 Comments:

At 05 aprile, 2006 14:17, Blogger greezo said...

Emblema di una campagna elettorale involgarita da una politica sempre più basata sulle dichiarazioni ad effetto, sulle balle che si raccontano per avere qualche voto in più, sugli insulti personali, le dichiarazioni del premier mi lasciano sostanzialmente indifferente. Un Paese che si è ridotto così dopo 20 anni di rincoglionimento davanti alla TV l'ha progettato, creato e modellato lui e non ci si può far niente. Io non sarò contento finchè il capo dell'esecutivo non sarà in carcere per i reati che ha commesso, ma sappiamo che la gente ha scarsa memoria e se oggi ti tirano le monetine fra 10 anni sei pienamente riabilitato. Non penso peraltro che continuare con queste schermaglie da asilo serva a nessuno, perchè tanto l'80 percento dei cittadini sa già per chi votare (il restante 20 percento andrà al mare). Purtroppo però credo che un "coglione" detto a sproposito possa avere più effetto di discorsi di politica seria. Non credo di essere un coglione. Coglione è un Paese che ha permesso che tutto quello che è accaduto in questi 5 anni (leggi ad personam, oltraggio alla Costituzione, promesse non mantenute, guerra a un nemico che non c'è, scene madri all'europarlamento, bandane, corna e barzellette varie) sia passato sotto silenzio e nella totale apatia perchè tanto "stasera c'è il grande fratello". Non è questa la Nazione in cui mi merito di vivere, credo che una molotov e qualche sasso ogni tanto siano un diritto se i cittadini decidono che è arrivato il limite della sopportazione (ma d'altra parte in Francia e i Inghilterra hanno tagliato la testa a un re, noi dopo 50 anni ce lo siamo ripreso in casa, e non è un caso: è la differenza fra Nazioni che hanno una storia e una Nazione serva delle altre). E un presentimento da Cassandra mi convince sempre di più: le elezioni le rivince la destra (legittimamente o attraverso brogli elettorali). Spero vivamente di sbagliarmi, nessuno si merita altri 5 anni di buffonate. Povera Italia...

 
At 06 aprile, 2006 10:14, Blogger Matta said...

Pienamente d'accordo con Griso. Ma anche pienamente consapevole che molta gente non lo capirà mai...la massa crede quel che vuole credere: Prodi vende la dura realtà, Berlusconi ci 'regala sogni'! eheh...
ah, cik, cmq ricorda che i coglioni sono necessariamente il doppio delle teste di cazzo, quindi abbiamo la vittoria in pugno!

 

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