30 dicembre 2006

Saddam Hussein impiccato all'alba

Da ieri sera tutta la famiglia Bush dormira' sicuramente sonni piu' tranquilli . Hanno aspettato piu' di 15 anni ma sono riusciti a sconfiggere definitivamente il nemico di sempre: Saddam Hussein. L'ex rais e' stato giudicato colpevole di crimini contro l'umanita'. I giudici della Corte irachena gli hanno imputato la responsabilita' nel massacro di 148 sciiti dopo il fallito attentato alla sua vita nel 1982. Gli e' stata riconosciuta anche la responsabilita' di altri atti di genocidio contro curdi e sciiti tra il 1986 ed il 1989.
Saddam Hussein era un assassino e per questo doveva pagare, ma se davvero la guerra in Iraq si e' svolta con il solo scopo di portare o meglio 'esportare' (come piace sottolineare a Bush) democrazia, beh, allora mi chiedo e vi chiedo se la parola 'democrazia' e la parola 'pena di morte' (per impiccagione, poi...) non siano ossimori.
Io credo proprio di si, ma purtroppo negli States non la pensano tutti cosi. Non sarebbe stato meglio fargli passare il resto della sua vita (quindi qualche anno) in un carcere? Cosi' all'odio si aggiunge sangue, e il sangue chiama inesorabilmente vendetta.
Il numero dei soldati americani morti dall'inizio del conflitto ha superato il numero delle vittime del World Trade Center. Come dice Bush: 'Giustizia e' stata fatta', ma la giustizia avrebbe compiuto il suo corso anche senza l'aggiunta di altro sangue.
Le piu' importanti Organizzazioni internazionali, come la associazione di difesa dei diritti umani 'Human Rights Watch'' hanno definito 'profondamente irregolare' il processo e sottolineato che i crimini commessi dall'ex dittatore, per quanto brutali, non 'possono giustificare l'esecuzione di una punizione cosi' crudele ed inumana'. Profondamente contrari all'esecuzione anche Amnesty international e il Vaticano.
Il Vaticano pero' dopo la chisura delle porte delle chiese al feretro di Welby.....ma questo e' un altro, tristissimo discorso...

1 Comments:

At 01 gennaio, 2007 20:10, Blogger Matta said...

Ennesimo capitolo di una tragedia che va avanti da anni con numerosi sostenitori anche nel nostro Paese. E' evidente che tutti siamo più felici ora che un uomo del genere non c'è più, ma eliminarlo in tale brutale maniera non può che accrescere l'odio che buona parte del mondo Arabo nutre nei confronti di quello Occidentale.

 

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