Ciao a tutti. Oggi io e Tommy siamo andati a parlare col boss della Fortitudo, Don Giovanni, che se non altro si è rivelato un interlocutore onesto, a differenza dei vari soggetti con i quali abbiamo avuto a che fare fino a qualche tempo fa.
La situazione della S. G. Fortitudo, sez. calcio e non solo, è una situazione di grossissima crisi finanziaria, derivante sia dalla pessima gestione degli ultimi dieci anni, sia dal ben noto problema legato all'impossibilità di ottenere aiuto economico da sponsor esterni. La mancanza di un impianto di proprietà adatto alle esigenze di una prima squadra come la nostra e di parte del settore giovanile ha portato nel corso degli anni alla progressiva scomparsa di categorie come gli allievi e gli juniores, non tanto per la mancata volontà di organizzarle, quanto per l'eccessivo peso finanziario che l'affitto di impianti esterni avrebbe comportato sui bilanci già in rosso della società. Per noi è stata fatta un'eccezione probabilmente perchè siamo l'unica delle squadre non più economicamente "sostenibili"ad aver manifestato una decisa intenzione a sopravvivere. Buttare tutti in mezzo alla strada due o tre anni fa avrebbe probabilmente provocato una pericolosa insurrezione da parte nostra. Meglio "fiaccarci" con due o tre anni di campionati sacrificati e mancanza di mezzi (nell'ordine c'è stato tolto: allenatore dei portieri e collaboratori vari, rimborsi spesa, materiale come borse o tute, rimborso visita medica, e infine, l'acqua..) per giungere ad una situazione in cui fossimo noi a desiderare di andarcene, e non la società a cacciarci. E così è successo.
Oggi ci è stato proposto che se troviamo i soldi per l'iscrizione e la spesa del campo e dell'allenatore, possiamo continuare a giocare sotto l'ala protettrice della mamma Fortitudo. Grazie, troppo gentili. In sostanza, continueremmo a giocare con maglie più vecchie di un anno portando sponsor che non abbiamo + da anni, con materiale scadente, palloni sgonfi, pomate che non ci sono, ghiaccio secco riciclato, e così via. In più il Don ci ha detto che a lui piacerebbe ricucire lo strappo che si è creato tra società e giocatori, e che se ci va di fare "volontariato" per i bambini (vedi Savo e Tommy), lui ne sarebbe entusiasta. Oltre il danno, la beffa.
Fatto sta che la situazione è questa. Se troviamo i soldi, ci autogestiamo, ci alleniamo non si sa quando e dove, gestiamo noi la parte burocratica (agendo peraltro solo da galoppini, perchè le firme, cmq, non avremmo l'autorità per metterle e dovremmo chiedere al Don), troviamo un allenatore gratis, ci paghiamo le visite, la benzina, le scarpe e il materiale, il consiglio dei MAGNANIMI ci consente di restare a giocare in seconda categoria. Forse ho dimenticato anche mezz'ora di preghiere giornaliere in ginocchio sui ceci, non sono riuscito a segnarmi tutto quello che ci viene richiesto. Mi è anche stato detto che è vergognoso pretendere l'acqua la domenica, perchè chi va in palestra paga per l'abbonamento, e in misura analoga dovremmo fare noi (vai a spiegare al Don che in seconda categoria molte squadre pagano o cmq rimborsano parte o tutti i propri giocatori...).
Per restare in seconda categoria, non c'è, purtroppo, altra possibilità. Dopo la "disfatta" dal Don, ci siamo recati infatti alla FIGC, dove ci hanno spiegato che se la Fortitudo ci cedesse la matricola, dovrebbe cambiare denominazione sociale, cosa che nessuno di noi può chiedere o pretendere, e che comunque il Consiglio non ci accorderebbe mai.
Per restare una squadra, le possibilità sono diverse, ma equivalgono in tutti i casi alla terza categoria. Non c'è scampo. Sia che costituiamo una nuova società, sia che andiamo alla Pegaso o non so dove, la terza è l'unico sbocco possibile. Ed è proprio uno
sbocco, non c'è che dire. Da notare che per questa situazione dobbiamo anche ringraziare l'amicone Vagaggini, che si è ciullato la NOSTRA MATRICOLA qualche anno fa. Quando siamo stati promossi infatti, la matricola della nostra squadra era nuova, e noi ci siamo guadagnati la promozione sul campo, consegnando poi la possibilità di giocare in seconda ai ragazzi della prima squadra, che ne hanno approfittato per fuggire dalla Fortitudo allo stesso modo in cui vorremo fare noi oggi. Hanno potuto farlo perchè la nuova matricola era di fatto esterna alla Fortitudo. Anche per loro è stato un anno di sacrificio, perchè hanno dovuto rinunciare alla prima per un anno (non erano retrocessi, infatti), prima categoria che hanno riabbracciato poi l'anno dopo vincendo il campionato di seconda. Bella storia.
Quindi, vi lascio il tempo di pensare a cosa volete fare. L'ipotesi più rosea, se vogliamo rimanere una squadra di calcio, è essere accolti sotto l'ala protettrice di un'altra società. Ce ne sarebbe una (la Pegaso, appunto) disposta ad accoglierci e a lasciare il nostro gruppo intatto (niente fusioni e robe varie), ma sono ancora voci di corridoio. Altrimenti si costituisce una nuova società, si compra la matricola (1350 €), si pagano i campi e l'iscrizione (5000 €), si trovano i soldi per un allenatore (3000€), per le visite (900 €), per il materiale (3-4000€) e poi si riparte dalla terza e la si vince e si torna in seconda. Ovviamente questi soldi sono trovabili col solito giochetto. Lo scenario negativo implica che facciamo merda in terza, bruciamo molto tempo e soldi, e prendiamo un sacco di calci per niente, anche se onestamente, se non riusciamo a vincere un campionato di terza dopo quest'anno, forse è meglio smettere di giocare a calcio..
Pensateci, che tra un po' c'è una cena e dobbiamo valutare le varie opportunità.
Sadness.