16 febbraio 2007

Atletic Cento - Fortitudo

Domenica si gioca in quel di Cento, dove da quasi una settimana stanno festeggiando il loro carnevale di Rio in miniatura. Speriamo che sabato si ubriachino dietro i carri e che nn siano in formissima per il match perche' come dice il mister ''sono una squadra che gioca un buon calcio''. All'andata fini' 3 a 2 per la effe, dopo una splendida ed emozionante partita, domenica mi andrebbe anche bene far su 3 punti senza emozioni...con un loro autogol...al 90° (sarebbe emozionante cmq...). Ci vediamo alla salus alle 12.35.

12 febbraio 2007

FORTITUDO-PERSICETO 85 2-3

Derubata dal solito arbitro incapace e sconfitta da una squadra che fa 3 tiri e 3 gol, la Fortitudo esce dall'Antistadio mangiandosi le mani per non aver fatto neanche un punto quando un pareggio sarebbe stato più che giusto. Ma in fin dei conti il cagnaccio biancoblù, al primo stop da dicembre a questa parte, l'osso lo mantiene in bocca, o per lo meno, anche qualora l'avesse perduto per una domenica, lo ritroverà presto: perchè la squadra gioca bene, perchè cali di concentrazione ne ho visti pochi, perchè i gol degli avversari sono stati (quasi) casuali. Primo tempo: rigore sacrosanto negato a Savini sullo 0-0 (e sarebbe stata tutta un'altra partita), buona occasione di Caboni che perde l'attimo solo davanti al portiere, poi 5 minuti di black-out e uno-due del Persiceto, che passa in vantaggio al 40' e raddoppia al 42' su punizione deviata dalla barriera. Ma la Effe si riporta in carreggiata già dopo 4': incornata di Bonazzi che accorcia le distanze sull'1-2. Si va a riposo su questo risultato, e non c'è neanche tempo di provare a pareggiare che già al 50' i gialloblù ristabiliscono la distanza di due gol. Alla loro marcatura risponde ancora Bonazzi, dopo appena 2', sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La disperata ricerca del pareggio dura fino al 90', con qualche occasione più o meno limpida, ma l'agognato terzo gol non arriva, anzi un'altra punizione del Persiceto che prende il palo rischia di complicare ulteriormente le cose. Finisce 2-3, con meno amarezza rispetto alla sconfitta dell'andata (lo gnocco fritto del 2-1 per loro arrivò al 90'), ma comunque a mani vuote e con qualche recriminazione per un arbitraggio a dir poco inadeguato.
Domenica: si gioca in casa dell'Atletic Cento, attualmente secondo in classifica. All'andata vincemmo 3-2, fu la partita epica del rigore parato da Camagni; speriamo che anche il ritorno diventi una partita da ricordare...


-Il tabellino:
Fortitudo: 1-Mastrocola, 2-Summo (dal 65' 17-Mezzetti), 3-Barbapiccola (dal 75' 13-Rimondi), 4-Di Santo (dal 78' 18-Fontana), 5-Franceschelli (C), 6-Broccardo, 7-Mattarelli, 8-Degli Esposti M., 9-Bonazzi, 10-Savini, 11-Caboni. A disposizione; 12-Romanin, 14-Guidi, 15-Biondi, 16-Diazzi. Allenatore: Degli Esposti L.
Persiceto 85: 1-Bergonzoni, 2-Morisi, 3-Campagnola, 4-Montanari, 5-Franchini (C), 6-Arlotti, 7-Nolfo, 8-Albano (dal 70' 14-Grassilli), 9-Grazia (dall' 84' 15-Tasarelli), 10-Forni, 11-Guerra. A disposizione: 12-Rigatti, 13-Bergami. Allenatore: Chili.
Arbitro (?): Loreti di Imola.
Marcatori: 40' Albano (P), 42', 50' Montanari (P), 45'+1', 52' Bonazzi (F).
Ammoniti: Summo e Di Santo (F).


-Le pagelle:
1-Mastrocola: 5,5.
2-Summo: 6.
3-Barbapiccola: 6.
4-Di Santo: 6.
5-Franceschelli: 6,5.
6-Broccardo: 6.
7-Mattarelli: 6.
8-Degli Esposti M.: 6,5.
9-Bonazzi: 7,5.
10-Savini: 6.
11-Caboni: 5,5.
13-Rimondi: 6.
17-Mezzetti: 6.
18-Fontana: 6.
All.: Degli Esposti L.: 6.
Voto all'arbitro: se fosse un arbitro gli darei il voto.
Voto allo spessore tecnico della partita: 6,5.
Voto alla Fortitudo: 6,5.

08 febbraio 2007

Per Cik:

Eccoli!!! Sono questi i famosi 'tornelli' che per legge si devono trovare all'entrata degli stadi dopo il decreto del governo.

Detto cio' volevo confermarvi che la prossima giornata di campionato ci vedra' in campo all'antistadio domenica contro il Persiceto.

06 febbraio 2007

Politicamente scorretto, parte II - L'italietta nel pallone

L'italietta (con la "i", non a caso, minuscola) si è scandalizzata e indignata, ha mostrato le lacrime di coccodrillo, ha discusso dell'aria fritta. Tre giorni di pupazzate televisive e pantomime mediatiche (se ne parli male, purchè se ne parli), e alla fine che cosa rimane? Che il baraccone va avanti, che i nostri beneamati campioni domenica torneranno a correre dietro alla palla, che ricomincerà il circo di movioloni e biscardate. In tutto questo pare proprio che abbia ragione - pur nella sua logica aberrante e al di là di ogni smentita (panacea usata ed abusata da ogni politico/politicante nostrano) - il barese d.o.c. Matarrese, sorprendentemente più al passo coi tempi che corrono ("mala tempora...") rispetto a tutte le altre voci che si sono alzate a indignarsi delle sue dichiarazioni. L'eredità borbonica del "cambiare tutto per non cambiare niente" invece sembra piacere molto a governanti dello Stato e del pallone, se dopo tre giorni di lavoro "matto e disperatissimo" si è giunti alle buffonesche decisioni che leggo oggi sulla rosea Gazzetta. Ministri e vertici del calcio fanno dunque riiniziare i campionati dopo una sola domenica di pausa, con le partite a porte chiuse, il divieto delle trasferte organizzate e con norme più severe per chi si macchia di atti delinquenziali legati in qualche modo al tifo. Bene. Bravi. Bis. Invece di rifare tutto da capo, dunque, il governo ha solo inasprito un poco il famigerato decreto Pisanu, già ampiamente dimostratosi inadeguato. Governo che ora mostra il pugno di ferro e fa vedere di "essere sul pezzo": da un lato come palese mossa politica, presentata come discontinuità rispetto al passato ("Noi facciamo quello che gli altri governi non erano riusciti a fare"; nota bene: tra gli "altri governi" ci sono anche quelli di centro-sinistra dal 1996 al 2001), dall'altro inscrivendosi nell'immobilismo del passato stesso, non demolendo affatto un impianto di decreti inutili e provvisori (è altresì noto che bisogna essere politicamente corretti: "Per il bene della Nazione, qualcosa di buono dovranno pur aver fatto anche gli altri"). Bene. Ora porrò qualche quesito. E spesso risponderò. Vi sembrano decisioni drastiche quelle prese? Risposta: no; anzi, sono ancor più provvisorie di quelle vigenti prima di venerdì. Di partite a porte chiuse non si era (quasi) mai parlato, però. Ma che senso ha se poi si scopre che 15 (su 20!!!) stadi di serie A possono comunque aprire le porte, perchè, nonostante gli stadi "regolari" - ossia in linea alle direttive del decreto Pisanu - siano solo 5, altri 10 sono "quasi regolari" e possono ricevere le deroghe necessarie a che il pubblico (con le limitazioni del numero di tifosi del caso e blah blah blah) segua le partite sugli spalti? Ma a voi il Dall'Ara (serie B, porte aperte) sembra "adeguato"? Si possono prendere decisioni serie in tre giorni? Cos'è cambiato dopo una (sola) domenica di stop? Abbiamo veramente riflettuto, chi di dovere ha veramente lavorato, oppure abbiamo solo discusso del nulla per qualche ascolto TV in più? Non era meglio - se il problema è così grave e necessita di soluzioni radicali - stoppare, azzerare tutto per uno, due anni, e solo a quel punto, con leggi chiare, norme severe, stadi "a norma" eccetera, riaprire bottega? E allora, cosa sta a indicare la via di mezzo? Ma è semplice, lo sappiamo tutti. Che il business e più forte di ogni violenza, di ogni disordine, di ogni morto. Bisogna dare il contentino (contentone) a sponsor, Lega calcio, Sky, cari miei; e d'altra parte, senza soldi, il baraccone regge? E allora via, si torni a giocare, e fra due settimane sarà tutto dimenticato: ci si lamenterà che "le partite a porte chiuse non sono la stessa cosa", si ricomincerà a parlare di errori arbitrali, e gli opinionisti TV, l'un contro l'altro (verbalmente) armati, torneranno a discutere di mercato e moviola. Senza calcolare che partite a porte chiuse e trasferte proibite porteranno ulteriore danaro nelle casse della pay-TV: è o non è un diritto di ognuno poter vedere la sacrosanta partita della propria squadra? E se non si può dal vivo, allora si sottoscriva l'abbonamento, e si riusciranno a seguire in diretta le imprese degli idoli in calzoncini, anche laddove non si possa entrare allo stadio. Ancora. Quanto può durare la situazione di "porte chiuse" negli stadi "non adeguati"? Fino a quando alcuni club dovranno giocare in casa senza pubblico? E quanto tempo passerà prima che le deroghe riguardino anche i 5 risicati stadietti (per rimanere alla A: Del Duca di Ascoli, Azzurri d'Italia di Bergamo, Massimino di Catania, Bentegodi di Verona e Friuli di Udine) che non sono a norma? E non voglio fare un discorso di sola serie A, perchè badate bene che in B abbiamo solo 7 stadi "regolari o quasi" e 15 "non adeguati". Voi credete davvero che Comuni e società saranno così solerti da voler risolvere la situazione in tempi brevi? O ci sarà bisogno della magnanimità dello Stato per venire incontro alle situazioni e riaprire questi stadi? Non ho finito. In merito ai fatti di Catania, non leggo di penalizzazioni alla società o squalifiche al campo. Di bene in meglio. Almeno qualche arresto (pare) che l'abbiano fatto. Ultime considerazioni. La violenza è dentro lo stadio o anche fuori? I tafferugli e l'odio per le forze dell'ordine sono legati solo al tifo?
Domandine finali: non vi sembra tutto un compromesso per salvare la capra di uno sport che (inevitabilmente) solleva parecchi soldi e i cavoli dell'ondata (esageratamente) emotiva per l'uccisione di un agente di polizia fuori da uno stadio? E Matarrese, nelle sue disgraziate dichiarazioni, non ha soltanto esternato quello che tutti sanno, ma che nessuno vuole dire?
Io aspetto domani, quando si dovrebbero conoscere meglio le leggi e leggine che sono state elaborate.
Ma a me suona tutto così strano...
Lo spettacolo vada avanti. Un'altra, patetica pagina di cronaca dell'italietta in cui viviamo.

03 febbraio 2007

Riflessioni (politicamente scorrette) di un calciofilo sentimentale

Oggi pomeriggio sarei dovuto essere al Dall’Ara a vedere Bologna-Pescara. Stasera ci sarebbero dovuti essere i gol della B, gli anticipi della A e domani si andava ad Argelato a giocare, e Roma doveva essere titolare e poi si tornava a casa a vedere i gol della A e martedì i conti del fantacalcio. Sì, ha ragione Teo, mi hanno tolto il giochino. E sono parecchio incazzato.
Se sospensione doveva essere, doveva essere una settimana fa. D’accordissimo. Comodo però prendere le decisioni troppo tardi, quando viene ucciso un agente (lo ricordo, durante le sue mansioni di lavoro, che, fra le altre cose, prevedono un certo rischio) e chi se ne frega di quel poveraccio ammazzato a calci pugni su un campetto di terza categoria. Se la vita non ha prezzo, non aveva prezzo neanche una settimana fa. Mi fa ridere sentire al telegiornale che il Paese è sgomento, la becera retorica italiota del povero poliziotto ucciso con moglie e due figli a carico. Lasciamo perdere, va', che è meglio. Comunque. Anche se è tardi, è giusto sospendere tutto? Giustissimo. Ok, è stato bello, ma il campionato finisce qua. Tutti i campionati finiscono qua. Si ritorni a giocare a settembre, o fra un anno, o fra due anni (sempre che conti qualcosa). Secondo. Squalifiche decennali ai campi. Questa gente per un bel po’ allo stadio non ci va: il Palermo gioca ad Aosta e il Catania a Bolzano (molto patriottico, tra l'altro). Non è normale che gli ultrà di mezza Italia tengano in scacco la Nazione bruciando e ribaltando macchine, bloccando traghetti e stazioni. Terzo. Multe serie alle società, penalizzazioni serie, squadre mandate a giocare in eccellenza. Signori miei, non venitemi a dire che società con tifoserie del genere si meritano il palcoscenico della A. E qua devono pagare - a parte i criminali - anche un po' i Lillo Foti e i Franza del caso, certe volte atteggiamenti troppo lassisti ritengo che diventino connivenza. Quarto, e più importante. Amato dice che non vuol più mandare le forze dell’ordine negli stadi. Perché invece di dire ste stronzate non si iniziano a fare delle leggi in Parlamento? Fermiamoci tutti, si riinizi a giocare solo e quando saranno fatte delle leggi adeguate a risolvere i comportamenti incivili e criminali degli ultrà. In Inghilterra il fenomeno degli hooligans mi pare che l’abbiano brillantemente risolto. (Almeno negli stadi inglesi. Se poi durante i Mondiali o per semplici trasferte di Coppa UEFA un branco di inglesi ubriachi come delle cucuzze sfascia le città altrui, è un altro discorso).
Penso che sia semplicemente ridicolo sospendere tutto il calcio italiano “a tempo indeterminato”, quando sappiamo benissimo che domenica prossima si tornerà a giocare e Materazzi prenderà la solita testata, gli arbitri sbaglieranno a dare un rigore, e tortellone Ronaldo tornerà a calcare i campi della serie A. Purtroppo, le società e le televisioni non possono permettersi che tutto finisca in febbraio. E’ molto più lucroso continuare a far finta di niente, cari miei, risolvere tutto a tarallucci e vino, squalificare per qualche giornata il Massimino e (forse) il Barbera, perché, in fondo, sono cose che sono sempre capitate e continueranno a capitare, e in una Nazione ridicola come la nostra ci vuole poco ad essere riabilitati, ma sì, sono ragazzi, chi non ha mai sbagliato, dai, facciamo qualche leggiucchia ad hoc, controlliamo un po’ poi ce ne sbattiamo, facciamo vedere di avere la situazione in mano, un po’ di pugno di ferro, poi tutto ritorna come prima. No, ragazzi, così non si va avanti. L’Italia vuole gli europei del 2012? Rimettiamoci un po' in riga. E al di là di sti benedetti europei, vogliamo semplicemente, per una volta, e una volta per tutte, mettere le cose a posto?
Annotazioni finali. La prima. Che i tifosi di Catania e Palermo (ma anche di Atalanta e Brescia, Roma e Lazio, Avellino e Napoli eccetera eccetera eccetera…) tenessero per sé i loro campanilismi medievali del cazzo, e non facessero pagare tutta la Nazione se sono rimasti al tempo di guelfi e ghibellini. La seconda. Un’altra ideuzza mi frulla nel cervelletto. Ma chi lo dice che questi qua hanno fatto la guerriglia urbana o la guerra civile per una partita? Forse non sarebbe bastata un’altra cazzata a caso per mettere in piedi il casino? Questo episodio è davvero figlio della situazione in sè o c'è qualcos'altro, qualcosa di più profondo e atavico, che ha fatto scatenare l'iradiddio? Pensateci un attimo anche voi.
Bene, questo per dire un po’ come la penso e per sfogarmi e per non far passare quasi sotto silenzio l’episodio sul nostro blog che – tra le altre cose – si occupa di calcio. Moltissimi non saranno d’accordo con me (diciamo che non è una novità il fatto che praticamente nessuno abbia pareri affini ai miei…), e probabilmente avrò dimenticato altre cose importanti nella mia riflessione. Commentate, gente, commentate. Ben venga il confronto, voglio sentire come la pensano quante più persone possibili. Perché, checchè ne dica Teo, i padroni del calcio dobbiamo essere noialtri, per i quali il calcio è solo un pallone che rotola sull’erba e (se vuole) entra in porta.

Non si gioca piu'

Ecco i padroni del pallone: domenica dovremo trovare altro da fare, tanto e' tutto in mano loro.

02 febbraio 2007

Appuntamento per Degli's party

Ci vediamo stasera alle 21.45 al Righi per andare alla festa di laurea di Marchino!
A dooop!

01 febbraio 2007

Chi e'?


Aiutate me e Giorgino...e' da 2 ore che ci stamo chiedendo chi cavolo sia costui.

FORTITUDO-GALEAZZA 0-0

"Qualche volta, se giochi a calcio, la devi proprio buttare dentro."
(T. Henry)

Domenica scorsa al Lucchini si ottiene un punticino che fa sempre bene ai fini della salvezza, e che più che altro porta a 4 i risultati utili consecutivi della Fortitudo. Nella generale inconsistenza ed inconcludenza (il loro portiere esce dalla melma dell'Antistadio con la divisa linda), la squadra offre una prestazione - per quanto utile alla classifica - tutto sommato opaca. Uno dei pochi aspetti positivi è che riusciamo a non subire il gol-beffa al 90', come qualche tempo fa sarebbe probabilmente accaduto. Un altro paio di annotazioni. Ultima partita in maglia biancoblù di Cociletor 1000 (il nuovo modello in metallo liquido), applauditissimo ed ammonitissimo, di ritorno nella natìa Policoro. Ciao, Rin(ghi)o Vladimiro, ci mancheranno i tuoi tackle assassini. Rientro dopo l'infortunio al ginocchio di trottolino Savini. Da rivedere il neoacquisto Caboni. Domenica andiamo ad Argelato: attualmente sotto di noi in classifica, staccati di 9 punti, all'andata finì 3-1 per loro. Cerchiamo di mantenere l'ormai proverbiale osso ancora in bocca, please.

-Il tabellino:

Fortitudo:
1-Mastrocola, 2-Summo, 3-Rimondi, 4-Degli Esposti M., 5-Franceschelli (C), 6-Broccardo, 7-Diazzi (dal 60' 14-Fontana), 8-Mattarelli (dal 72' 15-Cocilova), 9-Bonazzi (dal 57' 16-Savini), 10-Caboni, 11-Mezzetti. A disposizione: 12-Romanin, 13-Guidi, 17-Biondi. Allenatore: Degli Esposti L.

Galeazza:
1-Biscione, 2-Brazzioli, 3-Hrimech, 4-Grotto, 5-Frabetti (C), 6-Rubini, 7-Tassinari (dal 62' 13-Vancini), 8-Preti, 9-Gallerani, 10-Manservisi, 11-Guaraldi (dal 72' 18- Guidetti A.).
A disposizione: 12-Balboni, 14-Guidetti R., 15-Molinari, 16-Puliga, 17-Manganelli. Allenatore: Bonazzi.
Arbitro:
Parigi di Bologna.

Ammoniti:
Rubini (G), Degli Esposti M. (F), Franceschelli (F), Cocilova (F).

Espulso:
Gallerani (G) al 79' per doppia ammonizione.


-Miei personalissimi voti:
1-Mastrocola: 6.
2-Summo: 6.
3-Rimondi: 6.
4-Degli Esposti M.: 6.
5-Franceschelli: 6.
6-Broccardo: 5,5.
7-Diazzi: 5.
8-Mattarelli: 5,5.

9-Bonazzi: 6.
10-Caboni: 5,5.

11-Mezzetti: 6.
14-Fontana: 5,5.

15-Cocilova: 6.
16-Savini: 5,5.
All. Degli Esposti: 6.

Voto all'arbitro: 5,5.
Voto allo spessore tecnico della partita: 5.
Voto alla Fortitudo: 5,5.

Aspettando il post sul match...























...Eccovi alcune foto 'storiche'...